Prova ancora. Sbaglia ancora. Sbaglia meglio

"Prova ancora. Sbaglia ancora. Sbaglia meglio", una citazione del drammaturgo Samuel Beckett che mette in luce come sia comune sbagliare e quanto sia importante imparare ad accettare i propri errori, per cercare di superare il senso di inadeguatezza che comunemente ci assale dopo il fallimento di una prova o, più comunemente, a seguito di un errore. 

In linea con questa citazione sono le più accreditare ricerche nel campo della psicologia sociale e di psicologia della personalità; in particolare, gli studi della psicologa Carol Dweck della Standford University, mettono in luce che quando affrontiamo un fallimento possiamo far leva su due diversi modelli mentali: uno fisso, proprio di chi crede che le proprie capacità siano innate, ed uno di crescita, proprio di chi è convinto che le sue capacità migliorino man mano che ci si impegna e si raggiungono degli obiettivi.

Psicologo L'Aquila

Le persone che corrispondono ad un modello mentale fisso affrontano le sfide come occasioni per mostrare le proprie capacità innate: la sconfitta per loro è grave, perché significa che non sono all'altezza della situazione e cercano di evitarla a tutti i costi. 

Le persone che corrispondono ad un modello di crescita sanno che le loro abilità migliorano grazie all'esercizio e alla sfida continua, quindi hanno una percezione molto diversa della sconfitta: non la considerano altro che la prova degli sforzi compiuti per conoscere e superare i propri limiti. Per questo la accettano! E' un'esperienza simile all'allenamento in palestra con i pesi: i muscoli crescono perché si sposta sempre un po' più in là la soglia della resistenza. Quando questi soggetti alzano un peso, non percepiscono la sconfitta come un fallimento, ma come una strategia per crescere e diventare via via più forti. 

Gli Studi condotti dalla Dr.ssa Dweck dimostrano che possiamo scegliere e cambiare il modello mentale che intendiamo adottare. 

 

> lettura consigliata: 

Carol Dweck, Mindset. Cambiare forma mentis per raggiungere il successo (Ed. FrancoAngeli)