DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

I Disturbi del comportamento alimentare (o della nutrizione e dell'alimentazione) sono caratterizzati da comportamenti inerenti l'alimentazione che hanno per effetto un alterato consumo di cibo e compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale delle persone (APA, 2013). Si presentano in sei configurazioni sintomatologiche distinte, le cui caratteristiche principali si presentano sinteticamente di seguito.

  • PICA

La caratteristica principale di questo disturbo è l'ingestione di una o più sostanze senza contenuto alimentare e non commestibili, che non si verifica nell'ambito di una disabilità intellettiva o nell'ambito delle prime fasi dello sviluppo, e la cui persistenza è sufficientemente grave da richiedere attenzione clinica.

  • DISTURBO DA RUMINAZIONE

La caratteristica principale di questo disturbo è il ripetuto rigurgito del cibo dopo la nutrizione. Il cibo precedentemente ingerito è rigurgitato in bocca senza apparente nausea, involontari conati di vomito o disgusto. il cibo può essere rimasticato e poi nuovamente inghiottito. Il rigurgito è frequente e si verifica quasi quotidianamente.

  • DISTURBO EVITANTE/RESTRITTIVO DELL'ASSUNZIONE DI CIBO

La caratteristica principale di questo disturbo è l'evitamento o la restrizione nell'assunzione di cibo, che determinano un'insufficiente apporto energetico ed una significativa perdita di peso. Non sono presenti alterazioni nella percezione della propria forma fisica o del proprio corpo, la dipendenza dall'alimentazione parentelare o da supplementi alla nutrizione (barrette dietetiche) ed una compromissione del funzionamento psicosociale. 

  • ANORESSIA NERVOSA

Le caratteristiche fondamentali di questo disturbo sono: restrizione persistente nell'assunzione di calorie, intensa paura di aumentare di peso o di ingrassare, presenza di una significativa alterazione della percezione di sé relativa al peso ed alla percezione del proprio corpo.

Si può porre diagnosi di anoressia quando la persona rifiuta di mantenere il peso corporeo nella norma ed i sintomi sono presenti per almeno tre mesi. Possono essere presenti condotte occasionali di eliminazione (vomito autoindotto, uso di lassativi e diuretici, sport eccessivo). 

  • BULIMIA NERVOSA

Le caratteristiche principali di questo disturbo sono: ricorrenti episodi di abbuffate e condotte compensatorie (vomito autoindotto, uso di lassativi e diuretici, sport eccessivo), allo scopo di evitare l'aumento di peso. Viene ingerita una quantità di cibo esagerata, a cui seguono condotte di eliminazione. I livelli di autostima sono influenzati in maniera marcata dalla forma e dal peso del proprio corpo. Perchè sia possibile porre diagnosi le abbuffate e le condotte compensatorie devono verificarsi almeno una volta alla settimana per tre mesi. 

  • DISTURBO DA BINGE-EATING

La caratteristica principale di questo disturbo sono le ricorrenti abbuffate, ovvero, mangiare una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili. Gli episodi di abbuffate sono segnati da un marcato disagio, colpa, vergogna, non si verificano condotte di compensazione nè di eliminazione. 

 

I Disturbi del comportamento alimentare costituiscono una patologia complessa, per la quale sono stati messi a punto protocolli di trattamento efficaci.

A tal proposito le linee guida NICE (2017) raccomandano l'impiego di trattamenti multidisciplinari che attraverso la collaborazione di più figure professionali (psichiatra, psicoterapeuta, dietista/nutrizionista, specialista in medicina interna) sono capaci di una presa in carico della persona a  360°.

Per quel che concerne l'aspetto psicologico, le linee guida raccomandano la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale per il paziente unitamente ad altri interventi di supporto per i familiari. 



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