I miti comuni sui sintomi dell'ansia

Le persone che si sentono fortemente ansiose, che soffrono di attacchi di panico e crisi d'ansia acute, non di rado, finiscono con il preoccuparsi delle possibili conseguenze dell'ansia stessa. Credono di non riuscire a controllarla e, che provare una così forte ansia possa portarle a gravi problemi fisici o mentali. Valutano l'ansia come un qualcosa di minaccioso, e questa valutazione porta ad un incremento dell'ansia e ad un vero e proprio circolo vizioso, che mantiene lo stato di disagio. E' per questa ragione che può essere utile esaminare i più comuni pregiudizi sulle conseguenze dell'ansia. 

Psicologo L'Aquila, I miti comuni dell'ansia
  •  IMPAZZIRE

Possono sospettare di essere affette da schizofrenia, anche se il disturbo schizofrenico e un disturbo d'ansia, come ad esempio il disturbo di panico sono molto diversi per esordio e sintomatologia.

Gli attacchi di panico insorgono improvvisamente e si ripresentano periodicamente, mentre la schizofrenia ha un esordio più graduale con sintomi grossomodo costanti.

Nella schizofrenia vi sono disturbi del pensiero e del linguaggio, deliri (convinzioni strane, ad esempio quello di ricevere messaggi dagli extraterrestri o di essere perseguitati dai servizi segreti) e allucinazioni (ad esempio sentire voci anche in assenza di altre persone). Anche alcuni sintomi simili presenti nel panico, il senso di irrealtà e la paura di cose che di per sé non dovrebbero spaventare, sono in realtà molto diversi. Inoltre la schizofrenia ha una più forte componente genetica e tende ad iniziare in età più giovanile, prima dei 25 anni.

  • PERDERE IL CONTROLLO

Altre persone durante una crisi d'ansia hanno paura di perdere la coscienza delle proprie azioni o di fare cose strane ed imbarazzanti (ad esempio correre in giro urlando oscenità o aggredire altri).

Poiché l'ansia è un'emozione che ha la precisa funzione evolutiva di protezione dal pericolo, quando si scatena la reazione d'ansia, l'organismo si prepara a ruggire o a combattere. Se manca un pericolo fisico reale, è del tutto normale che questa reazione porti a sentirsi confusi, strani, irreali e come costretti a muoversi, a correre via. Ma in realtà si resta in grado di capire chi si è e di decidere che cosa fare.

  • AVERE UN ATTACCO DI CUORE

Le persone in preda ad un attacco di panico possono pensare di avere un infarto se sentono dolore o senso di costrizione al torace e provano difficoltà a respirare.

In realtà, i sintomi dell'ischemia cardiaca (tra cui mancanza di fiato e dolore toracico) sono simili ma non identici. I sintomi cardiaci sono generalmente legati ad uno sforzo fisico e migliorano con il riposo, invece quelli di un attacco di panico si manifestano anche a riposo e spesso anche durante il sonno. Inoltre alle crisi cardiache corrispondono alterazioni importanti dell'attività elettrica del cuore, mentre gli attacchi di panico portano solo a un aumento della frequenza del battito cardiaco e un normale elettrocardiogramma porta ad escludere la cardiopatia.

 Fonte:  Gavin Andrews, Creamer Mark, Crino Rocco (2004), Disturbo di panico e agorafobia. Manuale per chi soffre del disturbo.